La pausa caffè è un momento fondamentale nella giornata lavorativa per chiunque sia impegnato in attività imprenditoriali. A prescindere dal ruolo del lavoratore, la pausa è importante perché aumenta la produttività e mantiene alta l’attenzione sui compiti che si stanno svolgendo.
Una mente stanca e stressata compromette anche le mansioni più semplici e riduce la capacità di lavorare il gruppo. Per riequilibrare i livelli di stress e recuperare le capacità cognitive è rilevante per i lavoratori (e per i datori di lavoro) seguire la normativa vigente in merito alla durata e al numero di pause durante la giornata lavorativa.
Continua a leggere per scoprire nel dettaglio la regolamentazione della pausa caffè a seconda del tipo di lavoro svolto e per capire come costruire in ufficio un’area break rilassante per tutti.
Le aziende stesse beneficiano da dei dipendenti e dirigenti riposati e che godono di un alto benessere psico-fisico. Tali aspetti che possiamo considerare personali ed individuali in realtà influenzano molto il clima aziendale e la produttività e la creatività dei team presenti. Pensiamo solo al fatto al beneficio che ha sui lavoratori allontanarsi dalla propria postazione, specialmente si lavora al computer. Alzarsi, camminare e uscire all’aria aperta permette di ridurre il carico sulla colonna vertebrale e sugli occhi che saranno sicuramente affaticati dagli schermi.
In tale contesto non solo il caffè, ma la pausa stessa permette al corpo e alla mente di liberare lo stress e staccare; inoltre fornisce la possibilità di creare connessioni interpersonali private tra colleghi e superiori. Il momento della pausa quindi non è da prendere sotto gamba o come un momento di nullafacenza, ma come un evento cruciale per il benessere stesso dell’azienda.
I datori di lavoro e tutte quelle figure che si occupano della gestione del personale si dovrebbero preoccupare di rendere l’ufficio un luogo piacevole e confortevole. Le pause caffè infatti sono parte integrante dell’orario lavorativo.
La normativa sulle pause durante la giornata lavorativa è chiara e differenziata a seconda del tipo di lavoro che ogni persona svolge. Infatti tendenzialmente ogni lavoratore ha il diritto di una pausa di 10 minuti se la giornata lavorativa è composta da almeno 6 ore di lavoro.
Detto questo però la normativa specifica che per i videoterminalisti, cioè tutte quelle figure che lavorano a stretto contatto con devices tecnologici con uno schermo come i computer ma non solo, hanno diritto a 15 minuti ogni 2 ore di lavoro.
Tornano alla regolamentazione generale, aggiungiamo che la pausa non può coincidere con l’inizio o con la fine del proprio turno di lavoro, ma, specialmente per i videoterminalisti, deve essere fatta dopo due ore consecutive davanti ad uno schermo. Infine chiariamo che la pausa non garantisce nessuna indennità aggiuntiva.
Come abbiamo già notato, dopo circa due ore ogni lavoratore necessità di una piccola pausa. Ciò per ricaricare le energie e recuperare le capacità cognitive. Per ottimizzare i tempi e i benefici della pausa caffè, le aziende dovrebbero dotarsi di un’area break funzionale incentrata sul relax e sui bisogni dei lavoratori. Ad esempio inserendo divani e poltrone ergonomiche, delle macchine del caffè o addirittura dei distributori automatici comprensivi di snack.
In ogni modo le aree break dovrebbero comprendere:
Oltre a questi fattori fondamentali, come plus un’azienda potrebbe pensare di allestire la propria area break in un luogo molto luminoso e silenzioso dell’ufficio per massimizzare il relax.
Anche nel caso di professionisti con p.iva o con uno studio privato, dotarsi di un’area break è importante. Non solo per loro stessi e per i propri collaboratori ma anche per i clienti che quotidianamente frequentano lo studio. Creare relazioni professionali e personali è più facile davanti ad un buon caffè. Nel mondo accademico ci sono alcuni studi che confermano l’importanza di un buon caffè o di pasti sani e di alta qualità per la stipula di accordi commerciali.
Tra le varie soluzioni che un’azienda o un libero professionista può scegliere per la sua area break, le più comuni sono i distributori automatici e le macchine del caffè. Quale categoria acquistare (o richiedere in comodato d’uso) può essere un’ardua scelta. Nei prossimi paragrafi daremo alcuni consigli per capire quando è meglio un distributore automatico e quando una macchina del caffè. Per scoprire i migliori fornitori e tutti i vantaggi del comodato d’uso visita il seguente link.
Gli elementi da tenere in considerazione per capire se acquistare o richiedere una macchina del caffè o un distributore automatico sono:
I distributori automatici sono ottimali per aziende di medie o di grandi dimensioni. In tali categorie si collocano tutte quelle realtà con almeno 10/15 dipendenti. Inoltre queste imprese devono avere luoghi relax che dispongono dello spazio adeguato ad un distributore. Nonostante al giorno d’oggi ci siano macchinari anche non troppo ingombranti, è necessario che l’area break per la pausa caffè sia mediamente grande e che ospiti anche uno spazio per la consumazione di bevande calde, fredde, pasti pronti o snack.
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Le macchine del caffè convengono per tutte quelle attività che, avendo meno personale, hanno anche un’area break per la pausa caffè più piccola. Aziende con meno di 10 o 15 dipendenti infatti non avranno consumazioni medie giornaliere elevate. Per questo motivo la macchina del caffè è ideale per piccole imprese o piccoli studi.
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